LA MODIFICA DELL’ARTICOLO 119 DELLA COSTITUZIONE E LA REALIZZAZIONE DEL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA NELL’AMBITO DELLE OPERE PREVISTE DAL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA.

La modifica dell’articolo 119 della Costituzione

  • “La Repubblica riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno un proprio patrimonio, attribuito secondo i princìpi generali determinati dalla legge dello Stato”.
    La suddetta modifica, apportata all’articolo 119 della Costituzione ad opera della legge costituzionale 7 novembre 2022, n.2, intende dare principale risalto agli aspetti naturalistici e culturali nei confronti delle isole presenti nel territorio e, contestualmente, eliminare tutti quegli svantaggi che, fino ad oggi, hanno interessato le medesime isole.
    Se gli elementi naturalistici e culturali non determinano particolari difficoltà interpretative, l’attenzione deve essere rivolta principalmente sull’esatta individuazione del richiamato concetto di svantaggio. Indubbiamente tale pregiudizio può riguardare le problematiche relative a
    caratteristiche ambientali e turistiche. Tuttavia la dizione induce a ritenere come gli elementi negativi possano interessare il settore del trasporto e del connesso collegamento tra la stessa isola e la terraferma. Sicuramente gli obiettivi previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)
    tendono a far sì che le predette difficoltà possano essere superate anche in ambito insulare, tramite la realizzazione di opere strategiche, positivamente impattanti. In tal senso agisce, a livello europeo, l’articolo 174 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), che tende a favorire uno “sviluppo armonioso dell’insieme dell’Unione”…..al fine del raggiungimento della continuità territoriale.

Il ponte sullo stretto di Messina ed il Ponte di Genova: le similitudini

  • La richiamata “continuità territoriale” assume un ruolo fondamentale nell’attuale dialettica in merito alla realizzazione dell’importante opera infrastrutturale che dovrà sorgere tra Calabria e Sicilia. Ultimamente la titolare dei Trasporti della Commissione europea, Adina Valean, ha rimarcato il fatto che il governo italiano debba presentare a breve un Progetto relativo all’opera in argomento, realizzato a regole d’arte, al fine dell’ottenimento dei finanziamenti previsti dal Connecting Europe Facility (Cef). In ambito nazionale due sono gli strumenti da poter applicare a favore della rapida approvazione dell’infrastruttura. In particolare l’articolo 1 (Commissario straordinario per la ricostruzione) del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109 (Disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze). convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, L. 16 novembre 2018, n. 130, ha dettato mirate norme a seguito del crollo del Ponte Morandi, verificatosi nella città di Genova. La richiamata disposizione ha sancito la nomina di un Commissario straordinario, dotato di particolari poteri, da attuare con riferimento alla progettazione, all’affidamento e alla ricostruzione dello stesso ponte. I sopraccitati poteri consistono nella possibilità di derogare alle autorizzazioni disciplinate dalla legge ordinaria, nel rispetto delle disposizioni richiamate dal Codice penale e dai regolamenti antimafia.Il successo della ricostruzione, accaduto nel capoluogo ligure, è stato peraltro rafforzato dall’ulteriore primario ruolo assunto dalla nascita delle Zone Economiche Speciali (ZES). Tali aree sono geograficamente delimitate e le stesse prevedono incentivi particolari per le attività commerciali e produttive. In particolare gli strumenti a disposizione sono: esenzioni fiscali, semplificazioni amministrative e disponibilità di infrastrutture.A tal proposito si rammenta come gli articoli 4, 5 e 5 bis del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, recante “Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno” hanno istituito le ricordate Zone Economiche Speciali (ZES).Ciascuna ZES è creata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, corredata da un Piano di Sviluppo Strategico (PSS) delle regioni interessate, nel rispetto delle modalità e dei criteri individuati dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2018, n. 12. In Sicilia, con specifiche delibere, sono stati approvati i PSS della ZES Sicilia Occidentale e della ZES Sicilia Orientale e, con decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 luglio 2020, sono state istituite le rispettive Zone Economiche Speciali. Peraltro i contemporanei vantaggi rappresentati dalle aree in argomento e dalla realizzazione del viadotto potrebbero verosimilmente assumere un ruolo determinante di Hub strategico Europeo nel Mediterraneo;ossia, come ingresso verso il continente Africano e verso l’Oriente, ma anche come transito tra tali aree e l’Atlantico. Da ultimo si rammenta come un ruolo primario, al fine della realizzazione del ponte in argomento, sia rivestito dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS); tale organo, presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri, è competente nell’approvazione di fondamentali provvedimenti in materia di infrastrutture, coesione territoriale, internazionalizzazione delle imprese italiane ed in altri strategici settori. Infine si evidenzia che, in data 16 dicembre c.a., il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di riforma del Codice dei contratti pubblici, in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78. Tale testo, si basa, in primis, sulla fondamentale realizzazione dei principi della fiducia (articolo 2), che deve sempre intercorrere tra amministrazione ed operatore economico, e del risultato (articolo 1) che si tramuta, nella pratica, in un’unica finalità: fare le opere pubbliche.

Avv. Giuseppe Pinelli.
Avv. Marco Natoli.

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