Il visto per investitori, una nuova opportunità per cittadini stranieri

Cos’è il visto per investitori?

Il visto per investitori è una nuova tipologia di visto d’ingresso per cittadini stranieri che desiderano effettuare un investimento o una donazione, introdotto dalla legge 11 dicembre 232/2016, nota come “Legge di Bilancio 2017”, all’art. 1, c. 148. Nello specifico, è stato aggiunto al TUI, il Testo unico sull’immigrazione (d.lgs 286/1998), l’articolo 26-bis, dal titolo “Ingresso e soggiorno per investitori” il quale, a differenza di altri visti, non è soggetto ai limiti annui agli ingressi stabiliti dall’art. 3, comma 4, del TUI.

Infatti, una volta ottenuto il visto per investitori, i destinatari hanno la facoltà di richiedere il permesso di soggiorno per investitori, che ha una durata biennale e può essere rinnovato per ulteriori tre anni, ai sensi dell’art. 26-bis, comma 5 del d.lgs. 286/1998.

Tuttavia, per mantenere il permesso attivo è necessario effettuare l’investimento o la donazione dichiarati nella candidatura al visto entro tre mesi dall’arrivo in Italia e mantenere l’investimento originario per l’intera durata di validità del permesso.

Chi può richiederlo?

Le richieste di visto per investitori possono essere presentate da cittadini di Paesi non membri dell’UE o dello spazio Schengen, che siano persone fisiche maggiorenni o persone giuridiche straniere con un legale rappresentante maggiorenne autorizzato a impegnarsi a nome dell’ente.

Nel dettaglio, l’Investor visa consente l’ingresso e il soggiorno per oltre 3 mesi a chi intende investire:

  • €2 milioni in titoli di stato italiani, da mantenere per almeno due anni.
  • €500.000 in una società di capitali esistente e operativa, da mantenere per almeno due anni.
  • €250.000 in una start-up innovativa, da mantenere per almeno due anni.
  • €1 milione in iniziative filantropiche per progetti di pubblico interesse nei settori della cultura, istruzione, immigrazione, ricerca scientifica e restauro dei beni culturali.

In caso di mancato rispetto delle condizioni per il mantenimento del permesso, questo potrebbe essere revocato anche prima della scadenza prevista e il rinnovo non sarà possibile. Il visto per investitori offre dunque una nuova opportunità per cittadini stranieri desiderosi di investire in Italia e beneficiare delle relative agevolazioni.

Quali sono i requisiti per richiederlo?

Per richiedere l’Investor Visa, gli investitori devono:

  • Dimostrare di essere i beneficiari effettivi dell’investimento o della donazione.
  • Effettuare l’investimento o la donazione entro tre mesi dall’ingresso in Italia.
  • Dimostrare di avere risorse sufficienti per mantenere sé stessi e la propria famiglia durante il soggiorno in Italia.

Il visto ha una durata di 2 anni, rinnovabile per altri 3 anni se l’investimento o la donazione originari sono mantenuti. Dopo 5 anni, è possibile richiedere un permesso di soggiorno di lungo termine, che richiede la residenza fiscale e la dichiarazione dei redditi in Italia. Dopo 10 anni di soggiorno legale, è possibile richiedere la cittadinanza italiana.

È stato previsto poi un visto con residenza elettiva per stranieri,il quale consente di soggiornare in Italia per lunghi periodi senza necessità di altri visti speciali. È un permesso a lungo termine per stranieri che desiderano vivere e viaggiare in Italia per più di 90 giorni l’anno. Per richiedere questo visto, è necessario:

  • Acquistare o affittare una casa in Italia.
  • Avere un reddito totale di almeno €32.000.
  • Possedere un patrimonio finanziario stabile.

Questo visto permette il soggiorno indefinito, ma potrebbe richiedere il pagamento delle tasse in Italia se il richiedente:

  • È registrato nel comune di residenza.
  • Risiede in Italia per più di 183 giorni durante l’anno fiscale.
  • L’Italia è il principale centro dei suoi interessi e attività.

Come si richiede?

La Legge di Bilancio 2017 ha definito anche le modalità e le procedure di candidatura a un apposito decreto attuativo emanato dal Ministro dello Sviluppo Economico, con il concerto del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministro dell’Interno, il 21 luglio 2017, il quale in relazione all’ottenimento dell’Investor Visa mira a semplificare in modo significativo i processi di erogazione dello stesso, concentrandosi su tre elementi principali.

Il primo elemento è la digitalizzazione, in quanto l’intera procedura si svolge online attraverso una piattaforma informatica dedicata, consentendo al richiedente di gestire l’intero processo da remoto senza intermediari fino al momento del rilascio del visto presso la rappresentanza diplomatico-consolare. Nello specifico, per ottenere un visto per investitori è necessario avere il Nulla Osta al visto, che viene rilasciato dal comitato Investor Visa for Italy tramite il portale del Ministero delle Imprese e del made in Italy. Una volta ottenuto il Nulla Osta, i richiedenti possono recarsi nella sede diplomatica italiana del proprio Paese di residenza per richiedere il rilascio visto per investitori di durata biennale.

Un secondo elemento è la centralizzazione, poiché, nonostante coinvolga diverse amministrazioni, il punto di contatto tra il richiedente e lo Stato italiano è unico. Pertanto, è stato creato un comitato interistituzionale dedicato presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il quale si occupa di coordinare le operazioni e gestire le comunicazioni con i richiedenti visto. Di fatti, a seguito dell’invio della domanda per l’ottenimento del Nulla Osta, il richiedente riceverà una comunicazione dal comitato interistituzionale, il quale comunicherà l’esito della domanda, che potrà essere di:

  1. Approvazione, nel caso in cui la documentazione inviata sia completa e conforme, e pertanto può essere valutata dal Comitato;
  2. Richiesta di integrazione documentale, alla quale dar seguito entro 30 giorni. In questa eventualità la candidatura sarà sospesa;
  3. Rigetto motivato della candidatura da parte del Comitato.

Il terzo elemento è infine la rapidità, poiché il richiedente riceve una risposta entro 30 giorni dall’invio della documentazione completa, riducendo significativamente i tempi dell’intero processo migratorio.

Il programma rappresenta una forma di ricompensa e incentivazione, emettendo il visto solo in presenza di circostanze di interesse collettivo come grandi investimenti in titoli di Stato, finanziamenti in equity a imprese italiane o donazioni filantropiche in settori cruciali per il Paese.

Inoltre, semplificando la procedura per l’ottenimento del visto, l’Investor Visa si inserisce nel corpus normativo per il rafforzamento della competitività e dell’attrattività del tessuto produttivo italiano, includendo misure di incentivazione a carattere fiscale per le persone fisiche che trasferiscono la residenza nel Paese.

In conclusione, l’Investor Visa è un programma innovativo che semplifica e agevola l’ingresso in Italia per gli investitori, contribuendo a rafforzare il tessuto produttivo del Paese e promuovendo l’attrattività per investimenti esteri.

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